In una società dove la velocità e l’efficienza sono ormai la priorità, la manualità diventa un atto di resistenza, un ritorno a un modo di fare che ha una connessione diretta con la tradizione, la cultura e con l’umanità stessa.
Quando lavoro, vivo i saperi tramandati per secoli da maestro ad allievo, anche se in un contesto più moderno, mantenendo viva la ricchezza di realizzare qualcosa che è stato pensato, progettato e curato con attenzione.
Ogni creazione è una piccola storia che racchiude una parte di chi la realizza, fatta di dettagli minuziosi, imperfezioni e tracce lasciate dalla mano che lavora.
Non esistono due pezzi uguali. Ogni foglio di carta che decoro, ogni libro che rilego è unico, proprio come ogni persona che lo utilizza. E questa unicità è la vera essenza di ciò che faccio, un valore che spesso si perde in un mercato che premia la quantità a discapito della qualità.
La velocità di produzione, per quanto necessaria in certi contesti, non potrà mai restituire la stessa cura e passione.
Una passione nata in me dieci anni fa, grazie anche ad altre persone che me l’hanno trasmessa. Abili artigiani, i cui occhi brillavano durante le lezioni, come ora luccicano i miei quando penso e creo qualcosa, motivo per cui ho deciso anche di trasmettere alcune delle mie conoscenze attraverso corsi e workshop.
L’oggetto fatto ci invita a riscoprire il piacere di fermarci, ad apprezzare la bellezza dei dettagli e a godere di ciò che è raro e autentico.